Dopo Woodcoop 2015: Ragnacci confermato coordinatore

Si sono dati appuntamento  a Firenze giovani cooperatrici e cooperatori Legacoop, provenienti da tutte le regioni d’Italia, per la seconda edizione di “Woodcoop 2015 – Generazioni che cambiano il mondo”. Una due giorni, ispirata, nel nome, al celebre raduno americano “Woodstock”. Nel capoluogo toscano, venerdì 10 e sabato 11 luglio 2015, si è tenuto l’evento annuale organizzato da Generazioni, il coordinamento degli under 40 che operano nelle cooperative aderenti a Legacoop e nella stessa organizzazione. Obiettivo: promuovere la cultura e il modello cooperativo tra i giovani come strumento di integrazione, riscatto sociale, soluzione occupazionale e risposta ai fabbisogni territoriali e collettivi.

L’assemblea degli 85 delegati, provenienti da quindici regioni d’Italia, lo scorso venerdì 10 luglio, ha riconfermato, Matteo Ragnacci coordinatore nazionale. Classe 1976, umbro, è presidente del Consorzio di Cooperative Itaca, impegnato nella filiera di turismo, ambiente e cultura. Ragnacci sarà sostenuto dal nuovo esecutivo composto da Katia de Luca, Biljana Prijic, Francesca Giudice, Fabio Mestici, Federico Parmeggiani, Andrea Rapisardi e dai due tutor Chiara Bertelli e Luca Grosso.

La realtà delle cooperative giovanili è un fenomeno molto rilevante a livello nazionale: al 2014 le cooperative giovanili, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Legacoop analizzando dati Unioncamere, sono 13.474, pari al 9,1% del totale. Quasi la metà si trova nei servizi. Il dato più interessante riguarda però la loro capacità di crescere nonostante la crisi. Se tra le cooperative esistenti una su dieci è giovanile, questa percentuale sale a una su quattro (26,2%) tra le nuove nate, quota che sfiora una su tre (30%) al sud. Tra le cessazioni, viceversa, solo il 7,7% riguarda giovani cooperative.

“Per il titolo dell’iniziativa – spiega Ragnacci – ci siamo ispirati a Woodstock, una esperienza con cui condividiamo una forte voglia di rinnovamento. A Firenze inoltre abbiamo messo insieme tante energie giovani per lanciare una sfida al futuro della cooperazione. In un momento di crisi come questo, in cui i modelli capitalistici sono sempre più orientati al ricavo, il sistema cooperativo diventa basilare per il tessuto del Paese perché è l’unico che riesce a mettersi al servizio della collettività. Abbiamo anche costituito da poco la Rete dei giovani cooperatori europei perché la coooperazione travalica i confini e perché crediamo che questa europa abbia bisogno di cooperazione. Vogliamo smettere di essere specchi e diventare finestre aperte al mondo”.

Nel corso dell’evento di sabato 11 luglio è intervenuto, tra gli altri –  il presidente nazionale Mauro Lusetti: “la cooperazione ha aiutato il Paese ad attraversare la crisi – sottolinea – anche negli anni più bui, quando tutti licenziavano, abbiamo creato 27.000 nuovi posti di lavoro. Oggi vogliamo essere in prima linea affinché la ripresa diventi l’occasione per costruire una nuova economia, un mercato più equo e pulito. Lo possiamo fare perché questi sono i nostri valori, che mettono al centro il lavoro e non la finanza, la comunità e non il profitto individuale, la sostenibilità e non la speculazione. Per farlo vogliamo fare pulizia, accompagnare alla porta chi non rispetta i nostri valori, e dare sempre più spazio nella nostra organizzazione e nelle nostre imprese alle giovani cooperatrici e ai giovani cooperatori, alla vostra carica ideale e capacità di innovare”

 

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