Si chiudono i lavori di “Woodcoop – Generazioni che cambiano il mondo”

Si è tenuto oggi a Ferrara “Woodcoop – Generazioni che cambiano il mondo”, il primo raduno nazionale di Generazioni, il network dei cooperatori under 40 di Legacoop. I lavori sono stati aperti con il saluto del nuovo coordinatore nazionale Matteo Ragnacci, presidente del consorzio ITACA, eletto dall’assemblea di ieri, e con la presentazione del manifesto di Generazioni da parte del coordinatore uscente Lucio Valente, Presidente di Infosons. Un passaggio di consegne che ha coinvolto anche parte dell’esecutivo nazionale: alcuni membri hanno deciso di dimettersi per lasciar spazio al coinvolgimento di nuovi giovani cooperatori, pur rimanendo disponibili a supportare il nuovo esecutivo.
“Abbiamo voluto, coerentemente con la nostra idea di favorire il ricambio e la crescita dei giovani cooperatori, fare un passo indietro per favorire una maggiore partecipazione ed un maggior coinvolgimento di altri membri di Generazioni, pur restando disponibili ad attività di tutor e affiancamento” ha dichiarato Francesca Zarri dell’Associazione nazionale produzione lavoro, membro uscente dell’esecutivo nazionale.
“Generazioni è una strepitosa palestra per la crescita dei giovani cooperatori ed è importante garantire la possibilità, a chi vuole, di mettersi alla prova. Al di là del nuovo esecutivo è stato ieri in assemblea ribadito e rilanciato il ruolo dei gruppi di lavoro tematici, luoghi di vera elaborazione di proposte e contenuti sia verso il sistema Legacoop che verso le istituzioni” ha detto Valentina Fiore direttore del Consorzio Libera Terra Mediterraneo membro uscente dell’esecutivo. “proprio grazie ai gruppi di lavoro sono state formalizzate proposte presentate anche ai tavoli di consultazione attivati dai ministeri dello sviluppo economico e del lavoro negli ultimi due anni”.
Nell’ultimo decennio il numero delle cooperative attive è passato da 70.029 a 80.533, ed il movimento cooperativo si è dimostrato come l’ambito operativo di gran lunga più dinamico del sistema produttivo italiano. Infatti, in un contesto di contrazione del peso occupazionale nel settore pubblico, il movimento cooperativo, ha registrato un aumento degli addetti occupati quattro volte maggiore rispetto a quello registrato dal totale del settore privato non cooperativo.
“Per noi oggi il modello cooperativo rappresenta “la” risposta alla crisi non solo economica, ma anche culturale e sociale che stiamo attraversando perché è un modello che ha insito in sé la capacità di dare risposte concrete ai bisogni concreti di oggi attraverso lo strumento dell’impresa, il coinvolgimento del territorio, la visione di lungo periodo legata al reinvestimento delle riserve e la sostenibilità sociale, ambientale e culturale.” Ha detto Matteo Ragnacci dando il via ai lavori di Woodcoop che ha visto 6 tavoli dove sono state affrontate tematiche che spaziano dai nuovi percorsi per la formazione dei manager cooperativi agli scenari del lavoro che cambia, dalle strategie di sviluppo nella Cooperative Decade alle risposte che le cooperative danno ai bisogni del territorio e delle comunità.
“Woodcoop è stato il luogo di discussione dei giovani cooperatori, dove ci siamo misurati sui contenuti, sulle proposte, certi che il nostro contributo, fatto di capacità e volontà, sia essenziale al sistema di crescita del paese”.
La cornice è stata quella di Ferrara ospiti della Legacoop provinciale il cui presidente, Andrea Benini, a 36 anni durante l’ultimo congresso è diventato il più giovane presidente di tutte le Legacoop provinciali.

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