Nell’agosto 2020 è stato pubblicato per l’editore Roma Tre-Press (l’editoriale dell’Università degli Studi Roma Tre) il libro collettivo “Cooperative bene comune” a cura di Alessio Realini, Cécile Berranger e Salvatore Monni e con la prefazione di Mattia Granata del Centro Studi Legacoop.
Segnaliamo questa pubblicazione non solo perché c’è tanta presenza del mondo cooperativo targato Legacoop, ma soprattutto perché c’è un contributo importante di tanti giovani cooperatori che aderiscono a Generazioni Legacoop e che raccontano la propria esperienza: da Katia De Luca che ci parla del rapporto tra giovani e cooperative, ai ragazzi delle start up cooperative accompagnate dal programma di Coopfond, Coopstartup (presente con Barbara Moreschi), a Francesca Martinelli che ci parla di piattaforme cooperative.
Per noi è un testo fondamentale in questo momento storico, per conoscere più da vicino il modello cooperativo, anche nella prospettiva della sua diffusione tra le giovani generazioni in quanto modello economico virtuoso.
Il volume è più attuale che mai: nasce con l’ambizioso obiettivo di comprendere come e perché l’impresa cooperativa costituisce uno strumento valido per la costruzione e la gestione condivisa dei beni comuni. Per raggiungere questo obiettivo al volume hanno contribuito diciannove autori tra accademici e cooperatori.
Il libro è composto da tre sezioni: ‘identità, valori e obiettivi’, ‘buone pratiche e nuovi orizzonti cooperativi’ e ‘startup cooperative’. Come nel caso del ‘The Co-operator’ di King, che creò una guida pratica e teorica per i cooperatori del futuro, il volume aspira a riaprire un dialogo tra gli accademici, impegnati nello studio dell’impresa cooperativa, e i cooperatori. Un dialogo all’insegna del bene comune.
Il libro è completamente scaricabile dal sito di Roma Tre-Press a questo link.
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