Il lavoro di advocacy, o “lobby”, ha un’importanza strategica per gli attori economici di qualsiasi estrazione e la partita più importante, che influisce direttamente sul nostro sistema-paese si gioca, a Bruxelles. A tutelare e rappresentare il ruolo delle cooperative europee è Cooperatives Europe, la sezione europea dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative, che ha visto il 6 e il 7 maggio 2013 lo svolgimento della propria assemblea annuale ed il rinnovo delle cariche di governante dell’associazione.
Rappresentando circa 7 milioni di lavoratori in tutta Europa, Cooperatives Europe è governata dai propri membri appartenenti a 90 associazioni di rappresentanza cooperativa presenti nei diversi paesi. L’Italia gioca un ruolo di fondamentale importanza in termini di dimensioni, fatturato delle cooperative, numero di soci e forza lavoro impiegata.
Al fine di stimolare un maggiore coinvolgimento della propria base sociale, Cooperatives Europe ha indetto una chiamata ai giovani cooperatori under-35 anni per invitarli a partecipare ai lavori assembleari. Generazioni Legacoop ha risposto inviando un suo membro che ha fatto parte della delegazione di 4 membri di Legacoop e dei circa 20 rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Roberto Cardinale, operatore finanziario Legacoop impegnato nelle provincia di Forlì-Cesena e Ravenna, oltre che manager di una start-up cooperativa vitivinicola, è stato uno dei 15 giovani delegati all’Assemblea provenienti da 10 paesi. E’ stata l’occasione per conoscere e fare network con altri giovani cooperatori, studiare in dettaglio le attività della lobby europea cooperativa e condividere il modello di Generazioni quale caso pratico di network di giovani imprenditori cooperativi, unico nel suo genere in Europa.
Roberto Cardinale ha anche partecipato ad un Focus Group organizzato dall’Alleanza Internazionale in merito al nuovo brand della cooperazione, che verrà proposto a livello globale quale simbolo di riconoscimento del movimento cooperativo. Tale brand, in linea con gli obiettivi del “Blueprint for a Cooperative Decade” mira a proseguire il coinvolgimento a livello globale di 5.000 tra cooperative e rappresentanze nazionali e locali che hanno utilizzato il logo dell’Anno Internazionale delle Cooperative.
Il contributo di Generazioni durante il Focus Group è stato quello di suggerire l’individuazione di azioni di comunicazione che diano visibilità al marchio stesso e che siano al di fuori della comunicazione istituzionale. Tali azioni possono ispirarsi alla comunicazione cosiddetta “virale” su Internet. L’opportunità di sfruttare la forza moltiplicatrice del web attraverso la creazione di video che catturino l’attenzione dell’utente dando visibilità al logo hanno una potenza di comunicazione enorme e trasversale.
L’assemblea si è caratterizzata, il primo giorno, per un’intensa vivacità nell’espletazione dei doveri statutari, poiché presenti due candidati alla nuova presidenza. A seguito di una modifica statutaria, infatti, l’associazione prevede un presidenza, al posto di una co-presidenza, per rappresentare la funzione più importante dell’Associazione. I due candidati, di diversa estrazione e di diversa presenza, erano Felice Scalvini, co-Presidente uscente di Cooperatives Europe e afferente a Confcooperative, e Dirk Johann Lehnhoff, di DGRV Germania. A seguito di un acceso dibattito, la votazione ha sancito l’elezione del candidato tedesco. A rappresentare l’Italia negli organi di governance sarà Giorgio Bertinelli, eletto Vice-Presidente di Coopratives Europe e, per il secondo mandato consecutivo, membro del board assieme agli altri 12 consiglieri.
A seguire il Direttore di Cooperatives Europe Klaus Niederlander ha descritto le strategie dell’associazione, oltre a riportare i dati consuntivi delle attività e del bilancio del 2012.
Il 7 maggio, invece, Cooperatives Europe ha promosso lo svolgimento di tre workshop tematici:
- il primo sul lavoro di advocacy (lobby);
- il secondo sullo sviluppo cooperativo nella Grecia e nei Balcani, che rientrano nelle zone strategiche di presidio al fine di sviluppare nuova cooperazione in Europa;
- il terzo, un incontro tra grandi leaders di cooperative al fine di individuare i temi di maggior interesse per le attività di Cooperatives Europe.
Le cooperative, impegnate giorno per giorno nelle sfide finanziarie ed economiche inasprite dalla crisi, si sentono a volte distanti dalla dimensione europea. Ciononostante la presenza sui tavoli decisionali è vitale e Cooperatives Europe deve continuare il suo lavoro per far sentire la voce delle cooperative in maniera univoca, forte e coordinata affinché la dottrina europea tenga in giusto conto l’importanza della cooperazione. Diventa, quindi, essenziale avvicinare l’attività della rappresentanza cooperativa europea alla base sociale, ai soci e ai giovani tramite un lavoro di rendicontazione delle attività intraprese.
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